Può capitare che, sul confine tra due proprietà, vengano collocati cassonetti o contenitori per la raccolta differenziata. Quando da questi derivano odori sgradevoli o rumori molesti (ad esempio per l’apertura/chiusura o per lo spostamento frequente), il proprietario vicino può subire un disturbo intollerabile nella vita quotidiana.
La legge tutela chi subisce queste situazioni, prevedendo strumenti per far cessare le immissioni moleste e ottenere il ripristino della vivibilità dell’abitazione.
Il Codice Civile (art. 844 c.c.) stabilisce che il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo, odori, rumori e simili provenienti dal fondo del vicino se rientrano nella normale tollerabilità. Quando invece superano la soglia della tollerabilità, si può agire per farle cessare.
I giudici considerano vari fattori:
Se gli odori o i rumori sono costanti, forti e incidono sul riposo, sulla salute o sulla fruibilità della casa, è probabile che superino la soglia di legge.
Lasciare che la situazione si protragga può peggiorare il disagio e rendere più difficile dimostrare l’entità del danno. Documentare con foto, video e testimonianze è fondamentale per tutelare i propri diritti.
Se stai subendo odori o rumori molesti dai cassonetti del vicino, il nostro studio può assisterti nella valutazione del caso, nella raccolta delle prove e nelle azioni legali necessarie per far cessare il disturbo.
